giovedì 8 giugno 2017

UN FILM: "FORTUNATA"

Locandina del film

Fortunata è una donna ribelle, sfrontata, tutta istinto, fatica, sudore e vita di borgata; corre da mattina a sera, scompigliata e inerpicata su zeppe che le danno un’andatura goffa e traballante; appare subito sgraziata prima ancora di scoprirla disperata. E’ una parrucchiera  e ha un sogno nel cassetto: aprire un salone tutto suo per smetterla di correre da una parte all’altra in cerca di teste da pettinare e potersi emanciparsi da un destino che sembra, a dispetto del suo nome, ineluttabilmente orientato al sacrificio e alla sofferenza.
Il (quasi) ex marito di Fortunata è un uomo violento e autoritario che usa la figlia per farle la guerra e usa Fortunata per sedare i suoi istinti animaleschi. Lei è una madre fuori dagli schemi, cresce la figlia in modo selvatico e con una tenerezza un po’ goffa e selvaggia. La figlia, a sua volta, spettatrice degli scontri tra sua madre e suo padre, sputa il suo disagio come forma di protesta e finisce per indirizzare le sue proteste proprio verso quella madre così eccentrica e ingombrante; ed ecco che ad analizzare il suo disagio compare Patrizio, medico apparentemente risoluto, ma troppo fragile e spaventato dall’irruenza di Fortunata per poterne diventare, come umanamente si vorrebbe poter sperare, un vento di cambiamento e di riscatto. Poi c’è l’amico fraterno di Fortunata, Chicano, che è un altro miserabile posto ai margini della società; farmacodipendente, tremendamente fragile, con la voglia di spaccare il mondo, ma che trema quando avverte la paura e che teneramente affianca la madre, malata di Azheimer, e ne asseconda gli aneliti di follia, fino a che la follia non manda alla deriva lui stesso.
E’ un film emotivamente forte come ci si può aspettare dall’accoppiata Castellitto/Mazzantini, con la sapiente regia di dettaglio di Castellitto, musiche azzeccatissime e attori intensamente coinvolgenti (Jasmine Trinca e Alessandro Borghi da podio, sguardi famelici di vita e di riscatto, Stefano Accorsi abile nel rendere il suo personaggio più ambiguo e complesso di quanto possa sembrare in un primo momento ed Edoardo Pesce, credibile nella sua interpretazione di un padre padrone gretto e fastidioso)


Per la ricetta, vi propongo un tortino di quinoa fresco, leggero, ideale per le giornate calde e assolate. Anche se il caldo indurrebbe a saltare i pasti, non è il caso di affaticare il fisico con privazioni. E nemmeno con cibi inappropriati alla stagione. Meglio orientarsi su cibi energizzanti, di facile digestione.

Tortini di quinoa e zucchine
  
Ingredienti:
-   Quinoa
-   Zucchine
-   Erbe aromatiche
-   Sale, olio evo
-   Latte di cocco
-   Acqua

Preparazione

Cuocere la quinoa in un tegame con un quantitativo di liquido (1/2 acqua e 1/2 latte di cocco) il triplo del peso della quinoa (in genere sono queste le dosi, leggete comunque le istruzioni riportate sulla confezione della quinoa). Salate leggermente.
A parte saltate in padella le zucchine tagliate a dadini con poco olio evo, un pizzico di sale ed erbe aromatiche.
Mescolate poi la quinoa con le zucchine e servite, anche freddo.

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