mercoledì 13 luglio 2016

...E ANCORA UN' ISOLA: CRETA...

Creta è una terra che ti accoglie con gentilezza. Quella gentilezza è racchiusa innanzitutto nelle premure dei suoi abitanti verso i turisti italiani per i quali i greci sembrano provare autentica simpatia ed empatia. 
Quest’isola accontenta tutti i gusti. Basta percorrerla “coast to coast” per rendersi conto della straordinaria varietà di panorami e di suggestioni che essa può offrire.
Ci sono spiagge dorate, rosate, di ghiaia, rocciose; calette romantiche e scogliere selvagge.
Il menu vacanziero può prevedere relax sotto le palme, passeggiate lungomare o gite in aliscafo che ti portano, magari, ad approdare su un’isola disabitata e paradisiaca come quella di Chrissi oppure ad inerpicarti sulle rocce per scoprire quanto labile sia il confine tra cielo e mare.

Ho percorso l’isola in lungo e in largo, scoprendo, in particolare, un versante nord est ventilato e godibile e uno sud ovest, ventoso e selvaggio.
La prima tappa del mio viaggio è stato il villaggio di Elounda, a circa 10 km a nord del più famoso centro di Agios Nikolaos. È una località rinomata a livello mondiale, caratterizzato dalla presenza di numerosi resort e ville di lusso. A parte il contesto che potrebbe far immaginare situazioni eccessivamente patinate, Elounda è situata in una posizione di straordinaria bellezza: arrivandoci dall’alto si rimane estasiati di fronte alla baia di Mirabello dove sono racchiusi, come uno scrigno sul mare aperto, il pittoresco villaggio di Plaka e, sullo sfondo, l’isola di Spinalonga.

A Elounda veniamo accolti con gentilezza e professionalità da tutto lo staff dell’Ilion Hotel, pronto a dispensare consigli e chicche sui dintorni nonché a tifare per la nazionale italiana alla partita degli Europei che da lì a poco si sarebbe disputata.
A Plaka abbiamo vissuto il primo giorno di mare e nelle sue acque abbiamo fatto naufragare gli stress lavorativi del quotidiano che già sembrano molto lontano rispetto alla linea dell’orizzonte che ci trasmette pace e quella sensazione dolce e leggera di conquistata libertà.

Qui la spiaggia è di pietre lisce e bianche, l’acqua è cristallina e diventa quasi subito profonda. Si possono noleggiare lettini e ombrelloni e, come in numerose altre spiagge dell’isola, troverete sempre qualcuno pronto a portarvi un caffè freddo o un’altra bibita direttamente a bordo sdraio.

Per la pausa pranzo, vi consiglio di addentrarvi nel villaggio dei pescatori; qui troverete botteghe artigianali, localini e ristoranti che servono pesce fresco e piatti della tradizione greca a prezzi talmente competitivi che vi stupiranno. Non è raro che il gestore vi offra, a fine pasto, un dolcetto, della frutta o un assaggio del famoso raki (una sorta di grappa/acquavite che a Creta scorre a fiumi). A Plaka può succedere di incappare in panni…cioè in polpi appesi con le mollette o di pranzare sul ciglio del mare.

 

Oltre a Plaka, le altre spiagge della nostra prima parte del viaggio che vi segnalo sono: Istro, con la sua splendida spiaggia di sabbia bianca e il mare turchese con fondali digradanti e sabbiosi, ideali per nuotare, fare il bagno e per lunghe passeggiate sulla battigia.

Ammoudi, a solo 1 km a nord del centro di Agios Nicolaos, piccola spiaggia sabbiosa con acque poco profonde, attrezzata ma abbastanza affollata. Almiros, con sabbia dorata, litorale ampio e lungo, circondato da colline. Anche questa è una spiaggia attrezzata e organizzata con acque azzurre, limpide e fondali sabbiosi.

Se vi spostate verso Ierapetra, con appena un’ora di aliscafo potrete raggiungere un vero angolo di paradiso: l’isola di Chrissi. Lo scenario è caraibico: spiaggia bianca di sabbia finissima e frammenti di conchiglie, acque trasparenti, turchesi del Mar Libico e intorno dune di sabbia e  scorci di natura incontaminata. La parte centrale dell’isola ospita la più grande foresta di Cedri formatosi naturalmente in Europa..L’isola è abitata permanentemente soltanto da un anziano ultrasettantenne ed è dotata di due bar, uno per ciascun versante.


Dopo una certa ora, comunque, è d’obbligo prendere l’aliscafo per abbandonare l’isola al suo aspetto selvaggio e incontaminato.
Spostandoci a sud ovest, lo scenario cambia. I venti pure. E questi non girano decisamente in senso favorevole ai visitatori. Almeno in base alla mia esperienza.

Arrivati a Plakias, dopo aver affrontato il Canyon Courtaliotis e i venti avversi, giungiamo al Kalypso Resort. E’ una struttura incastonata tra gli scogli, davvero suggestiva, dotata di ogni comfort, ma purtroppo poco godibile a causa del Meltemi che ha deciso di soffiare quasi perennemente durante il nostro soggiorno.


E così nei cinque giorni di permanenza ci rassegniamo serenamente ad pendolarismo verso la costa nord occidentale: scopriamo, quindi, il vivace centro di Rethymno con le lunghe spiagge di sabbia dorata, il porto e un lungomare ricco di locali, negozi, alberghi, edifici moderni e case tradizionali, moschee e chiese bizantine e soprattutto il villaggio di Bali, situata in un ampio golfo, riparata dai venti, a metà strada da Rethymno e Heraklion, dotata di piccole spiagge che si formano all’interno di calette sabbiose con acque color smeraldo e scorci suggestivi.



Creta è uno di quei posti che ti fa capire di quante sfumature di azzurro può essere il mare e quanta gioia e meraviglia può donare al corpo e allo spirito la mera contemplazione della natura incontaminata.

Creta ha il colore azzurro delle sue acque e bianco delle sue costruzioni; ha il sapore delle olive e della feta sempre presenti nei suoi piatti tipici, il profumo delle piante che crescono selvatiche ai bordi delle sue strade e ha trasformato un semplice bicchiere di ice coffee in un rito da consumarsi in ogni dove e in ogni ora. Creta ha un fascino discreto, sobrio ed essenziale in alcuni casi (km e km di roccia rossastra e distese di ulivi e palme) e vivace e colorato in altri (cittadine come Agios Nikolaos e Ierapetra hanno tutte le caratteristiche tipiche dei grossi centri balneari senza però risultare eccessivamente turistiche).



In generale, Creta è economica per quanto riguarda i prezzi nei bar e ristoranti.

Quando l’aereo del ritorno si solleva dalla pista, ci si rende conto di quanto un luogo ti possa colpire al cuore proprio come avviene quando incontriamo qualcuno che ci fa innamorare; così come il desiderio di rivedere quanto prima quegli occhi, quel sorriso, ci agita da quel momento in poi i pensieri e il cuore, così da posti del genere vai via sapendo già che vorrai tornarci al più presto.

In ricordo dell’aroma di cannella di cui si fa largo uso nella cucina greca, vi propongo questi biscottini semplici veg con farina di riso aromatizzati, appunto, con la cannella.



Ingredienti:
125 g di farina di riso
35 g di malto di riso
20 g di olio di mais
50 ml di acqua tiepida
4,5 g di lievito per dolci
cannella (ne ho messa 1/2 cucchiaino, decidete in base ai vostri gusti)

Procedimento:
Unire la farina di riso, il lievito e la cannella. Mescolare l’olio con il malto e versarli nella farina, mescolare e aggiungere l’acqua tiepida. L’impasto risulterà morbido quindi per posizionare i biscotti sulla teglia aiutatevi con un cucchiaino con cui potrete versare l’impasto nelle apposite formine. Cuocete a 180° in forno già caldo per circa 15 min.