martedì 26 novembre 2013

OSSERVARE E' UN PO'...MEDITARE...

Scorci di Roma da una visuale privilegiata
Ho trascorso un bel po’ di tempo seduta ai bordi di una fontana di Roma, ad osservare la folla…
Sfilavano davanti a me volti, storie, colori, i look più svariati dai quali ho tentato di presumere le diverse provenienze geografiche, culturali e sociali…
Ho udito suoni, schiamazzi, accenti, dialetti, lingue…sono stata testimone involontaria di baci frettolosi; ho visto mani che cercavano la stretta di altre mani, ho assistito al rituale turistico della "MESSA IN POSA-SORRISO-CHEESE".
In quei momenti, dal mio privilegiato punto di osservazione, la sensazione che mi pervadeva era di pura curiosità.
"Dove starà andando quella coppia silenziosa? Perché quei signori stanno discutendo a voce alta? da dove viene quel gruppo di giovani dall'abbigliamento bizzarro?"
Avevo fame di storie di vite. Avrei inseguito mille discorsi con le mie orecchie…avrei camminato verso mille direzioni con le mie gambe…avrei posato il mio sguardo su mille volti, occhi, mani… avrei scattato mille istantanee per stampare attimi di semplice vita metropolitana.
E' come trovarsi davanti alla proiezione di un film; in questa rappresentazione la cinepresa è il nostro sguardo che può spaziare senza essere necessariamente limitato dalle scelte di un regista.
Mi affascinano questi momenti di totale immersione nella realtà. E' bello ogni tanto prestare attenzione a ciò che ci succede attorno, a ciò che VIVE intorno a noi, non limitandosi ad uno sguardo frettoloso e superficiale.
Giardini all'inglese presso la Reggia di Caserta
Anche gli elementi della natura offrono infiniti spunti per praticare l’osservazione: un albero maestoso proteso in mille direzioni, le foglie che vibrano, i profili di una montagna che cambiano a seconda della luce e del tempo, una nuvola che attraversa frettolosa il cielo, disegnando forme da indovinare.
Un volo tra le nuvole
Persino il tempo può essere osservato.
Ho osservato quando dura un minuto. Il tempo, che di solito è un qualcosa di sfuggente, diventa appunto “QUALCOSA” perché vi presto attenzione, perché lo percepisco.
Un minuto che nel disegno globale del tempo è un nulla, se osservato dura molto di più di quello che pensiamo.
Il tempo della nostra vita dura anche tutti quei segmenti dei quali, spesso, non ci accorgiamo…
Oggi vi propongo una ricetta molto semplice, ma di effetto (visivo e gustativo ;-))
E’ a base di quinoa, uno pseudo cereale che la Fao ha definito il cerale del futuro. Questo vi fa capire l’elevato valore nutrizionale che possiede questo alimento. La quinoa è ricca di sali minerali, vitamine B1, B2, E e C, fibre e a differenza degli altri cereali più noti, garantisce anche un buon apporto di proteine. Ed è priva di glutine.

Tortini di quinoa con le zucchine
Ingredienti:
-       quinoa (io uso quella che non ha bisogno di ammollo)
-       zucchine
-       erbe aromatiche a scelta
-       semi di sesamo
-       olio evo, un pizzico di sale
-       lievito alimentare in polvere


Sciacquate e versate la quinoa in una pentola, aggiungete acqua (per ogni volume di quinoa, ce ne vogliono almeno due di acqua) e una zucchina tagliata a pezzettini. Portate a bollore. Ci vorranno circa 15/20 minuti per la cottura. Quando l’acqua sarà quasi interamente assorbita dalla quinoa, aggiungete un trito di erbe aromatiche a scelta e un pizzico di sale.
Impiattate con l’aiuto di un coppa pasta. Decorate con semi di sesamo, una spolverata di lievito alimentare ed un filo di olio evo.





mercoledì 6 novembre 2013

QUESTIONE DI MODI...E DI TEMPI...

Tramonto a Casertavecchia
Non basta avere qualcosa di GIUSTO da dire, un messaggio GIUSTO da divulgare o pensare alla cosa GIUSTA da fare.
Occorrono altre imprescindibili condizioni affinchè non sia tutto vano (o peggio ancora controproducente): che il tempo sia quello giusto (per dire, fare o non fare) e che il modo lo sia altrettanto.
Alcune persone hanno tutte le carte in regola per fare la mossa giusta, ma sbagliano il modo, il gesto, il tono.
Ecco allora che la loro azione e il loro pensiero non riescono ad arrivare al centro. Non raggiungono i cuori ai quali si rivolgono e allora scivolano via, vanificando il loro pur lodevole intento.
Elevarsi sentenziando ha in sé il germe della presunzione, quindi adottando questo modo ci si può pure "elevare" materialmente, ma non spiritualmente. 
Una cosa giusta può realizzarsi anche in punta di piedi, ha un tono di voce piacevole, un vestito sobrio, modi garbati e tempi maturi. Può essere scritta in caratteri corsivi con la penna stilografica, anzichè a caratteri cubitali con un pennarello dalla punta grossolana.
La Grande Cascata presso la Reggia di Caserta
L’acqua parte da cime elevatissime, ma sa precipitarsi con forza verso i luoghi più bassi. Questa è umiltà. E sa aggirare gli ostacoli, si adatta e nonostante la sua fluidità diventa più forte di qualunque altra cosa. Questa è l’adattabilità e la pazienza.
Occorre sempre saper rispettare, a volte bisogna anche saper aspettare.
È sottile il confine tra confronto e scontro. Solo nel primo è racchiuso il germoglio della saggezza. Nel secondo c’è sempre qualche condizione che non è stata rispettata: il tempo, il modo o l’intenzione.
A noi l’ardua impresa nel saperci collocare nell’uno o nell’altro territorio. Da una parte arricchiremo noi stessi, dall’altra forse solo il nostro ego.   
...intanto, con questo piatto che vi propongo oggi arricchiamo la nostra tavola...;-) 
Tortini di miglio alla crema di zucchine


Ingredienti:

-       miglio decorticato
-       latte di cocco
-       zucchine
-       pinoli
-       erbe aromatiche a scelta (io ho usato un po’ di origano)
- crema di riso biologica (la trovate nei negozi di alimentazione naturale e sostituisce i formaggi cremosi o la panna quando serve un tocco di cremosità alle preparazioni)
-       olio

Far cuocere (secondo i tempi riportati nella confezione) il miglio decorticato nel latte di cocco (eventualmente allungato con dell’acqua). Considerate che in genere per ogni dose di miglio, ce ne vogliono due di liquido.
Una volta cotto, mettetelo nelle formine e fate raffreddare in modo che quando capovolgerete lo stampino, il tortino non si sfaldi.

In una padella versate un filo d’olio, le zucchine a rondelle, erbe aromatiche a scelta e coprite con un po’ di brodo vegetale o acqua. Una volta cotte le zucchine, frullatele con il minipimer aggiungendo un cucchiaio di lievito alimentare, un po’ di crema di riso e qualche pinolo. Servite i tortini di miglio adagiati sulla crema di zucchine.