giovedì 10 ottobre 2013

LA GENEROSITA' DENTRO UN SORRISO...

Sorrisi zen...in quel di Tuscania...
…personaggi grandiosi di ogni tempo e di ogni approccio filosofico hanno sottolineato l’importanza del sorriso.

“Un giorno senza sorriso è un giorno perso” (C. Chaplin)

“Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso” (Madre Teresa di Calcutta)

“La mattina quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro” (T. Terzani)

“Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere” (J. Morrison)

Proprio stamattina riflettevo su quanto sia bello ricevere un sorriso. E donarlo. Mi riferisco allo scambio di un sorriso vero, ovviamente.
Il sorriso di circostanza, finto, forzato è e resta un mero segno di espressione facciale.
Quello autentico apre invece orizzonti di sconfinata dolcezza. E’ un’esperienza che dal viso si protende al cuore. Quando concediamo un sorriso di questo tipo è infatti la nostra anima che si sta protendendo verso la bellezza del vivere, del condividere.
Dovrebbe esistere un esercizio quotidiano: quello di coltivare il nostro personale “campo del sorriso”. Possono esserci giorni in cui il raccolto è scarso. Ma quando i tempi e le occasioni sono mature, non perdiamo la grande opportunità di arricchire quel campo con piccoli germogli di tenerezza.
La terra ha bisogno di semi per poter offrire poi i suoi frutti.
Anche l’anima della terra ha bisogno di semi per poter tirare fuori il meglio dall’umanità.
E mai come in questo momento abbiamo bisogno di sorrisi rassicuranti per credere che quel “meglio” esiste ancora! Ma per poterli ricevere dobbiamo essere innanzitutto disposti ad elargire i nostri. Senza paura di peccare di mielosità. Immaginiamo il sorriso come un suono armonico da far vibrare con maestria sulle corde del nostro quotidiano.   

In tema di dolcezza, oggi non posso che proporvi la ricetta di una torta…che definirei autunnale…data la presenza della pera e delle noci e vegan, senza uova, burro e latte (se non di riso)…

Una dolce merenda
Ingredienti:
-       300 gr di farina di farro
-       180 gr di zucchero di canna
-       1 cucchiaio di fecola o di amido di mais
-       1 bustina di cremortartaro
-       ½ cucchiaino di vaniglia in polvere
-       un pizzico di sale
-       40/50 gr di noci tritate molto finemente
-       40 gr di cioccolato fondente
-       30 ml bicchiere di olio di mais
-       200 ml circa di latte di riso (al cocco)
-       1 pera

Fate fondere a bagnomaria il cioccolato. Tagliate la pera a fettine e spruzzarvi un poco di limone. Nel frattempo riunite in una ciotola la farina, lo zucchero, la fecola, la vaniglia, un pizzico di sale, le noci sbriciolate. Mescolate il tutto con una spatola o cucchiaio di legno.
Aggiungete il cioccolato fuso e poi piano piano il latte di riso fino ad ottenere un impasto morbido (né troppo denso, né troppo liquido).
Versate il composto in una teglia oliata e infarinata. Adagiarvi tutto intorno le fettine di pera. Infornare a (forno già caldo) a 180^ per circa 40 minuti. Prima di spegnere, consueta prova dello stecchino.
Una morbida consistenza