mercoledì 22 maggio 2013

SUONI ARMONICI

(*)

Puoi sussurrare un tuo Segreto dentro il tronco di un albero…germoglierà nelle radici della Terra. O puoi sussurrarlo all’orecchio del tuo amato…come nutrimento di un sentimento profondo. Un segreto è spesso una Verità che vale la pena svelare…

Abbiamo tutti dei limiti, delle debolezze; tutti, più o meno consapevolmente, siamo soggetti a modelli mentali, a volte così radicati in noi da non essere nemmeno riconosciuti come tali. “Sono fatto/a così” è il nostro alibi per non cambiare.
Ma più abbiamo a cuore un rapporto autentico con le persone e più saremo in grado di stupirci delle meraviglie che soggiacciono sotto strati di condizionamenti mentali, culturali, sociali, familiari.
Ogni volta che con coraggio ed umiltà sveliamo un tassello in più del nostro sé più vero, più siamo liberi e più siamo in grado di produrre, con le corde della nostra anima, un suono più armonioso.
A volte pensiamo che per mostrarsi davvero per quello che si è “ne deve valere la pena”…
La posta in gioco non è il doversi mostrare, ma essere se stessi: ne vale sempre la pena. Portare in giro quello che si è, non quello che si pensa di dover essere o quello che gli altri si aspettano che noi siamo.
Le sovrastrutture sono, a seconda dei casi, veli impalpabili o drappi pesanti, che impediscono una visione nitida, chiara delle cose. Man mano che riusciamo a scostarli, il nostro sguardo si fa più limpido. E’ come scostare una tenda da una finestra e accorgersi che dietro c’è il mare. Scansiamo riserve, schemi e pregiudizi e ci accorgiamo che dietro c’è un’anima che ha “solo” voglia di evolvere. E per farlo occorre che essa ci trovi pronti, dotati di coraggio e fiducioso abbandono.   
Oggi, dietro la tenda virtuale posizionata nella mia cucina, si cela questo dolcetto vegano, sfizioso e leggero, ideale per la colazione, per iniziare la giornata in modo dolce, naturale ed equilibrato.
(**)

 Ingredienti:
-       300 gr di farine miste (io ho fatto un mix di farina integrale, di kamutt e di grano saraceno)
-       ½ cucchiaino di vaniglia in polvere biologica
-       1 bustina di cremortartaro
-       4 cucchiai di sciroppo d’agave
-       3 cucchiai di olio di mais
-       200 ml circa di latte di riso
-       1 tazzina di caffè d’orzo  
-       Noci e nocciole sbriciolate, uvetta passa, (a piacere: pezzetti di cioccolato fondente)

Riunite in una ciotola gli ingredienti secchi (le farine, la vaniglia, il cremortartaro, la frutta secca e i pezzetti di cioccolato fondente).
Aggiungete lo sciroppo d’agave, l’olio, la tazzina di caffè d’orzo e, lentamente, amalgamate il composto con  il latte di riso. Deve risultare un composto denso, sì granuloso ma che si possa versare fluidamente con una spatola nella tortiera (oliata e infarinata).
Potete cospargere la superficie con un po’ di zucchero di canna.
Cuocete a 180^ per 40 minuti circa (vale la consueta prova dello stecchino).

*  sussurrando segreti tra gli alberi, lungo il sentiero per Cala Violina

** coccinella in legno: simpatico segnaposto, ricordo di una cena speciale e del “sì” pronunciato da due giovani innamorati, gioiosi ed emozionati.

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