lunedì 20 agosto 2012

PORTARE IN VIAGGIO IL PROPRIO SGUARDO...

…tempo di ferie, di feste e di sagre, di gite mordi e fuggi, di vestiti comodi e di bibite fresche…tempo di sole rovente, di notti stellate, di spiagge affollate e di prati occupati…ognuno può indossare l’idea di vacanza che preferisce.
Per me “vacanza” è anche solo poter passeggiare per i vicoli di una cittadina prima sconosciuta, fermarsi a mangiare in una trattoria tipica, affacciarsi su un ponte, portare il proprio sguardo sulla cima di una montagna o nel mezzo di una distesa di acqua marina…persino fare sosta in un autogrill racchiude per me quel certo fascino del sentirsi in vacanza…
Proust scrisse "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre....... ma nell'avere nuovi occhi".…una nuova terra non deve essere necessariamente un luogo rinomato, trendy per regalarci un’esperienza. E’ il nostro approccio a rendere l’ordinario qualcosa di straordinario.
Anche un borgo antico, una piccola cittadina senza strutture avveniristiche può regalare emozioni. Dipende sempre da una sola condizione che deve essere presente per trarre, da ogni viaggio, un arricchimento interiore: la curiosità. Per il mondo, per la vita, per i luoghi. Ogni cosa, ogni luogo, ogni istante, anche il più banale (in apparenza…), ha qualcosa da dirci, da darci.
Ma a sta noi saperlo cogliere.
Ho scelto due flash back del mio assaggio vacanziero: uno è un piatto di strengozzi zucchine e salsicce (gustate alla Trattoria “Da Antonietta” di Rieti, che consiglio vivamente per la genuinità dei piatti e l’atmosfera “casalinga” che vi si respira)



e l’altro è un panorama che parla da solo.


Il verde disegna armonia nello spazio e i monti sussurrano, tra lo scampanellio dei pascoli e il fruscio del vento, una semplice verità: la natura custodisce le nostre emozioni più antiche e profonde. E ogni volta che la onoriamo, lei è in grado di “restituircele” sotto forma di gioia dello spirito.  
Le ricette “home made” possono aspettare. Ora è tempo di andare in giro a cercare “ispirazioni”…avrò tempo e modo per trasferirle poi nel mio piatto ;-)
La cucina non è solo uno spazio dove far circolare cibo, è un luogo dove liberare la fantasia e questa, per alimentarsi, ha bisogno di compiere viaggi di continua scoperta.

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