giovedì 21 giugno 2012

QUESTIONE DI APERTURE MENTALI


Ognuno ha i suoi leit motiv…nei discorsi, nelle credenze, nelle propagande…
A volte sono punti fermi forti e meritevoli di tutela; altre volte sono solo paletti mentali. Non spostarsi mai dalle proprie idee, rifiutare di fare qualche passo più in là, al di là, oltre, accanto al proprio selciato, può essere, a seconda dei casi, sinonimo di tenacia o di ottusità mentale.
Chi non cambia mai idea o chi la cambia troppo spesso e repentinamente è come chi non viaggia mai o chi viaggia, senza fermarsi mai. In entrambi i casi si perde qualcosa: in un caso la scoperta, in un altro la possibilità di rendersi conto che c’è qualcosa da scoprire, prima di passare oltre.
La questione si estende in cucina: c’è chi si rifiuta categoricamente di assaggiare qualsiasi cosa trascenda la sua acquisita (e magari scarsa…) conoscenza alimentare e chi ingurgita tutto, senza assaporare niente.
Uno sguardo vivace e curioso si estende verso ampi orizzonti; uno sguardo con il paraocchi è per forza di cose un punto di vista limitato.
A tavola vale lo stesso principio: chi ha le papille curiose potrà sempre farsi dei grandi viaggi intorno al mondo del gusto, pur restando davanti al suo piatto. Chi le tiene sempre legate alle proprie abitudini non andrà oltre a quel piatto di pasta al solito sugo o alla sua cotoletta (per carità…buonissimi…però…che non diventino una gabbia alimentare…).   
Tornando alla premessa, nel periodo estivo propongo spesso e volentieri questa versione di insalata di riso, che è insomma uno dei leit motiv culinari dei miei mesi caldi. Personalmente non mi piace la classica insalata di riso, fatta con i vasetti sottoli o sottaceti; al massimo posso tollerarla con l’aggiunta di qualcosa di fresco…altrimenti passo oltre.
E’ vero che il tempo è sempre poco, e che quindi rimediare in fretta un piatto ci spinge spesso davanti ai vasetti o alle confezioni del “cotto e mangiato”: un clic, una scolata, e la pietanza è pronta.
Però…se il gusto deve essere la priorità, di certo non lo si trova pronto per l’uso. Per quello è proprio necessario “metterci del proprio”.
Non è uno snobismo o una dichiarazione di guerra ai piatti pronti: è solo una constatazione amichevole ahahah…;-)

Ingredienti:
-       riso basmati (o thai)
-       melone
-       salmone affumicato
-       pinoli
-       rughetta
-       olio, sale, pepe, limone

Fate lessare il riso in acqua leggermente salata; quando è cotto al dente, scolatelo e lasciatelo raffreddare.
Intanto tagliate a pezzetti il salmone e il melone.
Tostate in un padellino antiaderente i pinoli.
Mescolate tutto al riso, aggiungete la rughetta, una macinata di pepe, un filo d’olio, mezzo limone spremuto e qualche scorzetta di limone…et voilà…volendo, potete lasciarlo un po’ nella ciotola, prima di servirlo, per far assorbire meglio i vari sapori…ma se non resistete…forchettate anche subito!! J 

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