martedì 6 marzo 2012

CAMILLA DEL MULINO DI TERRY


Spesso, come credo la maggior parte degli appassionati dei fornelli, mi diverto a tentare di riprodurre una mia versione delle merendine o dei biscotti già presenti sul mercato.
Può bastare una pubblicità o una confezione in bella vista sullo scaffale di un supermercato per stuzzicare in me la voglia di copiare, aggiungendo comunque sempre un’impronta personale.
Allora, nel tempo, ho collezionato un esperimento di pseudo girella-presunti baci perugina – una vaga idea di kinder fetta al latte – similari cuor di melaabbracci non proprio circolari ma senz’altro bicolori…insomma…in quei casi, lo confesso, attuo una lecita contraffazione in senso casereccio di prodotti industriali…:)
Ovviamente le varie case di produzione possono stare tranquille…non si sentano in alcun modo minacciate dai miei esperimenti. Non occuperò abusivamente il loro mercato e non attuerò, nei loro confronti, alcuna forma di concorrenza sleale ;)
La famigliola del Mulino Bianco può continuare a perseguire nelle sue colazioni rilassate a suon di flauti e raggi di sole, la Ferrero può continuare a nutrire la fame dei suoi sponsor sportivi, il “signor” Bistefani può continuare a fregiarsi dell’esclusiva sulla girella, ecc ecc.
I miei sono esperimenti casalinghi che al massimo possono soddisfare i palati delle persone a me care, in grado di apprezzare i miei sforzi e la mia buona volontà. Quella (la buona volontà intendo…) è un ingrediente che uso in dosi molto generose! Sul risultato non garantisco: a voi la scelta tra mettersi a pasticciare, sperimentando, o semplicemente prendere una confezione dalla dispensa, togliere l’involucro e servire.
I tempi a nostra disposizione, sempre molto stretti, sicuramente ci spingono la maggior parte delle volte verso la seconda opzione…però…se, come me, avete la passione della cucina, sono sicura che il tempo per preparare questa pseudo Camilla (ndr: trattasi di merendina a base di carote, arancia e mandorle di Mulino Bianco) lo troverete di certo…basta un weekend, una serata da trascorrere in casa, al massimo un’ora…e dopo…otterrete una casa profumata di dolcezza e una colazione dal sapore genuino che può certamente competere con quella patinata della pubblicità…
 
Ingredienti:
-       200 gr di carote (pulite e grattugiate)
-       200 gr di zucchero di canna
-       100 gr di farina di kamutt
-       75 gr di farina di mandorle
-       1 bustina di vanillina
-       1 bustina di lievito biologico
-       2 uova
-       125 ml di olio di mais
-       un pizzico di sale
-       il succo di 2 arance spremute
-       scagliette di cioccolato
-       zucchero a velo per decorare


Con un frullatore elettrico, sbattete per bene le uova con lo zucchero; aggiungete l’olio, il succo di arancia e continuate a mescolare; poi pian piano anche le carote grattugiate, la farina di kamutt, quella di mandorle, la vanillina, un pizzico di sale e da ultimo il lievito.
Poi aggiungete i pezzetti di cioccolato, mescolate bene con un cucchiaio di legno, versate il composto in uno stampo tondo e cuocete per circa 30/35 minuti a 180°. I tempi, come ripeto sempre, sono relativi: dipende dal vostro forno. Quindi regolatevi ad occhio e muniti di stecchino.
Fate raffreddare, impiattate e decorate la superficie della torta con una spolverata di zucchero a velo.






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