lunedì 6 febbraio 2012

GLI ALLENAMENTI DEL CORPO E QUELLI...DEL CERVELLO


Trasformare gli inconvenienti in opportunità: un approccio costruttivo a ciò che il quotidiano ci offre.
Tralasciando i disagi, quelli seri e gravi (sui quali non "oso" nemmeno tentare di disquisire), i piccoli ostacoli non devono farci piegare in noi stessi, ma bisogna sforzarsi di affrontarli con spirito flessibile.
Non possiamo aspirare al mantenimento costante dello stesso status quo, non bisogna diventare vittime delle proprie abitudini. Quelle, semmai, servono per abbracciare dolcemente il nostro quotidiano…per farci apprezzare ciò che fa parte della nostra vita, dei nostri giorni, ma quando quell’abbraccio si scioglie (per i motivi più disparati)…non dobbiamo permettere al panico, al piagnisteo, o alla lamentela di oscurare la nostra strada, fatta di evoluzione e non di staticità.

“Non è il più forte della specie che resiste e neanche quello più intelligente, ma quello che si adatta di più ai cambiamenti. (Charles Darwin)”

Non è sempre estate (ma anche l’inverno ha la sua magia), non c’è sempre il sole (ma con la forma delle nuvole possiamo allenare la fantasia), non si può fare colazione sempre con il latte fresco (ma è anche buona una tazza di tè fumante)…o non si può sempre offrire un dolce appena sfornato (ma ogni tanto ricorrere/far ricorrere ai biscotti confezionati contribuisce a non dare per scontate le cose… e i vizi…;))
Magari siamo di quelli/e che ci sfiniamo con l’esercizio fisico, la palestra, il nuoto, ecc.ecc.. Si fa di tutto con il proprio corpo per allenare i nostri muscoli ad acquisire flessibilità, agilità…
Ed allora perchè con gli eventi che ci capitano non cerchiamo invece di allenare la nostra mente, il nostro pensiero? Anche il cervello è un muscolo…e se lo lasciamo fermo, statico, abituato alle solite e note soluzioni, esso si rattrappirà e ,indolenzito, si piegherà sotto il peso di una mancata elasticità…  

Se non ci si protende “verso”…tutto resta dov’è o addirittura si ritrae e noi non possiamo che lamentarcene…l’evoluzione segue invece quella freccia che noi riusciamo a scagliare e saper guardare “oltre” non è un problema oculare, ma di apertura mentale.
Va bene…termino con questa divagazione per offrirvi il gusto, magari più piacevole, della mia ultima torta: un dolce dal profumo fresco agrumato e dal sapore caldo degli impasti genuini.
E’ la tipica torta “della sana merenda di una volta”, ma non si disdegna nemmeno a colazione, o per un dopo cena, o per quando più vi aggrada…

TORTA MORBIDOSA AGRUMATA


Ingredienti:
  -  350 gr di farina di Kamutt
-       200 gr di zucchero di canna (un po’ meno se usate quello bianco)
-       2 uova
-       70 ml di olio di semi di mais
-       Succo di 2 arance e 2 mandarini
-       1 bustina di vanillina
-       1 bustina di lievito biologico in polvere
-       (A piacere) scaglie di cioccolato fondente da mettere nell’impasto
-       Marmellata di arance


Mescolate con un frullatore elettrico le uova con lo zucchero; aggiungete poi l’olio di mais e il succo delle arance e dei mandarini; a seguire, pian piano, versate la farina, la vanillina e il lievito.
Da ultimo, (a piacere), aggiungete all’impasto le scaglie di cioccolato fondente.
Versate il composto in una tortiera (precedentemente imburrata e infarinata) e adagiatevi sopra delle cucchiaiate di marmellata di arance.
Cuocete in forno caldo per 40 minuti circa a 180°. Come sempre d’obbligo la “prova stecchino”.
Eccovene una fetta... 






Nessun commento:

Posta un commento